European Interreligious Forum For Religious Freedom

L’AEE chiede di inviare email ai parlamentari prima della votazione di leggi chiave in Europa


Written the Friday, April 4th 2014 à 14:27
EIFRF




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Tradotto dallo spagnolo da EIFRF


Origine

L’Alleanza Evangelica Spagnola Europea e altri enti chiedono ai loro rappresentanti politici a Strasburgo la rettifica del rapporto sulle “sette e i minori” e di votare a favore di quello inteso a combattere la “schiavitù moderna”.
 
02 di aprile del 2014, STRASBURGO

Due rapporti chiave saranno votati durante la prossima Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. In risposta, sia l’Alleanza Evangelica Spagnola (AEE), sia il suo partner europeo Alleanza Evangelica Europea (EEA) hanno deciso di impegnarsi in uno sforzo speciale per mobilitare i parlamentari europei affinché partecipino alle votazioni.
 
Da un lato chiedono di rettificare il rapporto sulla “Protezione dei minori contro gli abusi delle sette(potete leggere il rapporto in inglese, qui). In secondo luogo, di votare a favore del rapporto sulla “Prostituzione, traffico e schiavitù moderna in Europa” (potete leggere il rapporto in inglese, qui).
 
E’ possibile scaricare il testo dell’AEE da inviare ai parlamentari spagnoli membri del Consiglio d’Europa, qui.
 
E’ possibile scaricare gli indirizzi email (pubblici) dei parlamentari spagnoli al Consiglio d’Europa, qui.
 
 
EEA: L’IMPORTANZA DI ESSERE PRESENTI ALLA VOTAZIONE

L’Alleanza Evangelica Europea (suo acronimo in inglese EEA), tramite il suo rappresentante presso le autorità europee, Julia Doxat-Purser, ha esortato i cittadini di fede evangelica nei paesi che fanno parte del Consiglio d’Europa (tutto il continente eccetto la Bielorussia, la Città del Vaticano e il Kazakistan) a esortare i propri parlamentari a partecipare alle votazioni fissate per la prossima settimana (dal 7 all’11 di aprile) in seno all’Assemblea Parlamentare a Strasburgo.

“Molti non si presenteranno”, ha commentato la signora Doxat-Purser. “Abbiamo l’opportunità di chiedere a dei parlamentari di partecipare a questa seduta dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. La nostra preoccupazione principale è riuscire a bloccare questo rapporto sulle “sette”.
 
RISCHI  DI VIOLAZIONI DEL DIRITTO ALLA LIBERTA’ DI RELIGIONE NEL RAPPORTO SULLE “SETTE”
 
Il rapporto “Protezione dei minori contro gli abusi delle sette” è stato redatto dal parlamentare francese Rudy Salles ed ha ricevuto una valutazione negativa dall’Alleanza Evangelica Europea, poiché redatto con “ignoranza” e perché “mette a rischio la libertà di religione” di alcune chiese e organizzazioni evangeliche nei paesi dove esse sono un’esigua minoranza, a causa dell’uso vago che viene fatto del termine “setta”.

L’Alleanza Evangelica Spagnola (AEE) spiega la sua posizione nel testo che si propone di inviare ai parlamentari spagnoli.

La AEE ritiene che anche se la difesa della libertà dei minori è un “obiettivo corretto”, “lo si dovrebbe combinare con la salvaguardia della libertà di coscienza e ci si dovrebbe assicurare che le misure legali proposte, siano fondate su un criterio obiettivo, non siano soggette ad arbitrarietà, e che permettano di identificare chiaramente cosa è un abuso e cos’è invece il diritto di trasmettere dei valori in libertà ai minori”.
 
“Quindi, ci sorprende vedere che alcune delle informazioni nel testo, si permettono di qualificare la Scuola Evangelica Lituana” come setta”, si legge nella valutazione del rapporto.
 
CHI DECIDE QUALE GRUPPO E’ UNA ‘SETTA’?
 
Il testo dell’AEE sottolinea che “il rapporto stesso riconosce che non è facile trovare un accordo su una definizione oggettiva di “setta”e che, di conseguenza, è facile cadere nella tentazione di agire in modo inquisitorio nei confronti di qualsiasi gruppo, per il semplice motivo che rappresenta una minoranza o per il fatto che si stanno difendendo valori diversi da quelli tradizionali (non dimentichiamo che i valori che hanno dato origine alla democrazia nel XVI secolo erano a quel tempo considerati minoritari e settari)”
 
“Consideriamo che questi elementi debbano essere corretti con gli emendamenti corrispondenti, se si vuole approvare questo rapporto”, conclude la petizione dell’AEE.
 
“PROTEZIONE DELL’INFANZIA: CRITERIO COMUNE PER TUTTI, NON SOLO PER LE RELIGIONI”
 
Interrogato su questo problema, il segretario generale dell’Alleanza Evangelica Spagnola, Jaume Llenas, ha aggiunto: Siamo d’accordo sulla protezione dei minuri da abusi da parte di gruppi settari, ma il pericolo potrebbe essere la catalogazione di cos’è un gruppo settario”.
 
 “La mia percezione è che il definire pericolose le sette e quindi creare norme speciali per i gruppi religiosi, rappresenti un rischio. Ci devono misure legislative a protezione dei minori che valgono per tutti, sia che si tratti di gruppi religiosi che non religiosi. Se qualcuno infrange la legge deve essere punito a prescindere dalla sua appartenenza. Il rischio qui è quello di criminalizzare le credenze religiose e, di conseguenza, di ledere i diritti fondamentali, perché la libertà di coscienza è un diritto fondamentale che deve essere protetto, non regolamentato.”

ANCHE LA FEREDE SI MOBILITA CONTRO LA LEGGE SULLE SETTE

Anche la FEREDE (Federazione degli Enti Evangelici della Spagna) si è detta preoccupata del rapporto sulle “sette e la protezione dei minori”.

La Federazione ritiene che il rapporto presentato da Salles, per chi “dubita della sua imparzialità”, contenga “una serie di espressioni e argomenti estremamente allarmanti che potrebbero costituire una minaccia per la libertà di religione e di coscienza dei cittadini europei”.
 
La Federazione invita a “votare contro la mozione” ed è per questo che “ha trasformato le sue conclusioni e avvertenze in una relazione indirizzata ai membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa spagnoli”, affinché “non adotti tale mozione o venga riesaminata ulteriormente con molta attenzione dalla Commissione Affari Legali e Diritti Umani”.
 
Maggiori informazioni sull’opinione emessa dalla FEREDE, si possono leggere qui.
 
SUPPORTO AL METTER FINE ALLA SCHIAVITU’ SESSUALE IN EUROPA
 
D’altra parte, la EEA e la AEE sono molto favorevoli ad appoggiare il rapporto sulla “Prostituzione, traffico e schiavitù moderna in Europa”.
 
Il testo, promosso dal parlamentare portoghese José Mendes Bota è un passo molto importante, afferma la AAE , in quanto “considera la prostituzione una grave forma di sfruttamento che favorisce la tratta di essere umani”.
 
“Il rapporto propone una coordinazione a livello europeo nella lotta contro questo flagello, una tratta che colpisce oltre 320.000 donne in Spagna. I Cristiani Evangelici spagnoli sono stati a capo delle società anti-schiaviste che lottarono contro la tratta degli schiavi tra l’Africa e le nostre colonie in America. Oggi stiamo ancora lottando contro ogni tipo di traffico di esseri umani tramite la Exclavitud XXI e altre entità”, commenta. Pertanto si sollecitano i parlamentari a “dare voto favorevole a questo rapporto”.
 
E’ possibile scaricare il contenuto dell’email da inviare ai parlamentari spagnoli membri del Consiglio d’Europa qui. E’ possibile visualizzare gli indirizzi email (pubblici) di questi parlamentari qui.
 
 
Redatto da: Protestante Digital 2014



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